venerdì 24 luglio 2009

noi, chi siamo?

Honoré Daumier, Nous voulons barabba (Ecce homo), 1850

(riflessione tratta da un brano di mons. giancarlo bregantini, vescovo di locri-gerace, col quale ci viene chiesto in quale personaggio della passione ci identifichiamo, la cui lettura è stata fatta ieri sera alla fiaccolata contro la violenza)



ognuno di noi è pietro, è giuda, è il discepolo che fugge, è pilato che si lava le mani, è maria. è la storia di ogni tempo, di ogni cuore.

possiamo essere pilato. e quante volte lo siamo. "io non c'entro, io non ho visto niente, io non c'ero e se c'ero..." qualche giorno fa c'è stato un omicidio in piazza: tanti c'erano ma nessuno ha visto niente. avete visto che pilato non è lontano. è nel nostro cuore, quando ci giriamo dall'altra parte, facciamo finta di non vedere, di non interessarci. pilato è dentro il nostro cuore, dentro la nostra mente, dentro la nostra cultura. spesso, purtroppo, se tante cose non cambiano, è perché siamo pilato. questa è la nostra disgrazia.

vi auguro, invece, di essere il cireneo, colui che prende la croce dell'altro, che fa la notte in ospedale all'amico, che l'aiuta con un prestito senza usura, che solleva, che telefona per chiedere "come stai?", che aiuta, che capisce, che comprende. il cireneo è colui che solleva la società, è colui che alza la locride, è colui che cambia. siate veramente cireneo, è il dono più grande.

e, non dite "nessuno mi dice grazie". non importa. il grazie viene dal dono che tu hai fatto, ed il grazie arriverà.

possa tu essere anche il centurione, il primo che ha riconosciuto gesù vedendolo morire e ha detto: "davvero costui era figlio di dio". non l'hanno detto i discepoli, non l'hanno detto i suoi amici, l'ha detto chi era lì per mestiere, per dovere. a riconoscere gesù spesso non sono quelli che vengono in chiesa, ai primi banchi. spesso sono gli ultimi, chi resta fuori, perché dio non è proprietà di nessuno. tutti possono incontrarlo, dall'ultimo al primo, se hanno un cuore aperto.


4 commenti:

  1. Che belle parole Esco. Come vorrei essere il centurione..
    Grazie
    Buon weekend
    :-)
    Julia

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  2. Benvanga tutto ciò che può aiutarci a riflettere e a migliorare, ad essere pienamente umani.... che poi è sempre l'unica cosa che conta. NO?
    Un bacione e grazie cara:)

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  3. Belle parole, ma come sempre colgo quello che non condivido delle religioni. Il volersi paragonare nelle azioni a dei santi piuttosto che a dei diavoli. Sia nell'una che nell'altra ipotesi, ci si auto-giustifica o glorifica nel nome di azioni antiche e mai viene messa al centro la persona in quanto individuo, ma solo come mezzo. Un caro saluto. ;)

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  4. e' quello il dilemma, riuscire ad avere sempre il cuore aperto .... buon inizio di settimana

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