mi sono commossa pochi minuti fa. stavo guardando le iene. ed ecco l'ennesimo servizio sul disatro del terremoto. stavo per cambiare canale quando la mia attenzione è stata subito rapita. si intervistava la gente, persone che non sembravano affatto infastidite da telecamere e quant'altro e che con una spontaneità e serenità quasi inverosimile affermavano che la loro vita è cambiata. e, fin qui, nulla sembra stupire. ma sentir dire che la vita è cambiata in MEGLIO mi ha lasciata di stucco. dicevano che il vivere, seppur nella precarietà, tutti insieme, ha contribuito a rafforzare rapporti umani, a fare amicizie, a conoscere quelle persone che prima per strada si evitavano. bambini che giocavano liberi per strada e che dicevano di essere più contenti adesso che prima, quando giocavano con la playstation ("con la ps non si vince nulla, invece giocando a pallone se vinciamo ci danno le caramelle, vere"). una nonnina che giocava a carte con altre signore che diceva di stare meglio adesso perché non è sola. e tanta altre storie. come quella di una ragazza vista dal papà più viva adesso che non prima, che stava sempre davanti a feissbuk...
che strana la vita!
proprio stamattina leggevo su repubblica del terremoto che produce crepe soprattutto nell'anima, dei traumi psicologici che decine e decine di medici e psicologi cercano di aiutare a superare. "serve una task force contro la depressione" leggevo appunto "dopo le perdite, i lutti, si rischia l'improduttività, la noia, l'isolamento"...
non è quello che ho visto stasera.
bhè è come in tempo di guerra,però c'è un lampo di tristezza..dov'è il senso di tutto ciò,occorre una tragedia per ri-scoprire il lato buono della vita?
RispondiEliminaeSp.
Non saprei davvero Esco, forse è tutto relativo, e l'uomo ha una capacità di adattamento che non riusciamo neanche ad immaginare.
RispondiEliminaBacio
Credo che sia una fase straordinaria -fuori dall'ordinario cioè-che passerà quando passerà l'evento.Poi tutto sarà di nuovo ingoiato dalla normalità e resteranno solo ricordi.
RispondiEliminaBuonanotte:)
Mk
quoto eSp, aggiungo che sono effetti di una ciclotimia dovuto allo stress micidiale che hanno avuto; riparliamone tra sei mesi.
RispondiEliminaciao escoooooo :-)))
Magari è vero che quando si perde tutto, ci sia aggrappa anche alle piccole cose.
RispondiEliminaQuesto tuo post mi suscita sentimenti contrastanti..
RispondiEliminaAmmiro la capacità di vedere che hanno i tuoi occhi..
Buon weekend
:-)
Julia
esco per tutti
RispondiEliminasì, sentimenti contrastanti, quelli che hanno un po' tutti, di fronte a qualsiasi sciagura umana. è vero, tuttavia, che si riesce ad apprezzare le piccole cose e la semplicità proprio nei momenti di difficoltà. un paradosso? può darsi. così come potrebbe essere un bluff, un montaggio, quel servizio. medita suggerisce, e a buon ragione, di riparlarne tra un po', quando i riflettori si spegneranno. e forse è meglio. senza dubbio, vivono e vivranno una grandissima precarietà, materiale ed affettiva. però, ribadisco i brividi che ho provato nel vedere quelle testimonianze. non possono lasciarti indifferente...
L'intelligenza della gente sta nel cercare di limitare i danni, di imparare qualcosa.
RispondiEliminaMi fa venire in mente Tiziano Terzani nel libro "Un altro giro di giostra".