domenica 31 maggio 2009

PENTECOSTE

"L'occhio che era al buio, quando riceve la luce del sole, si trova d'un tratto illuminato e vede chiaramente ciò che prima non vedeva. In modo analogo, colui che è stato giudicato come degno del dono dello Spirito Santo, viene illuminato interiormente; elevato ad una conoscenza sovrumana, vede ciò che prima ignorava. Sebbene il suo corpo rimanga sulla terra, l'anima contempla i cieli come in uno specchio".
San Cirillo da Gerusalemme, Catechesi
oggi la chiesa celebra il suo natale: grazie proprio a questo spirito santo che discende nel cuore dell'uomo si dà la chiesa. so che quando ti invoco ci sei, anche se non ti vedo e mi parli, con i fatti della mia vita, della storia; so che quando ho bisogno di risposte sei pronto ad indicarmi la via; so che se non capisco qualcosa è sicuramente opera tua e chiedo solo di entrare nella tua volontà; so che se lascio fare a te mi dai anche lo spirito giusto per accettare e comprendere, giustificare e perdonare. che vita sarebbe quella dell'uomo senza questo immenso dono che è il tuo amore? questo amore che si manifesta proprio grazie allo spirito che accomuna e rende fratelli tutti quelli che in te sperano e credono.

Emile Nolde, Pentecoste, 1909, collezione privata.

emile nolde (1867-1956) è stato il più religioso tra i pittori espressionisti. dal 1909 i temi biblici entrano prepotentemente nel suo repertorio, realizzando opere con colori pieni e contrastanti, con una tecnica fatta di pennellate ampie e decise che danno ai suoi quadri un aspetto visionario. la sua posizione di pittore cristiano fu assai difficile, odiato dai nazisti che gli chiedevano di raffigurare gesù e gli apostoli con fattezze ariane e che, nel 1937 condannarono le sue tele giudicandole arte degenerata. in questa pentecoste si possono notare i volti degli apostoli in primissimo piano, sovrastati da fiammelle che rappresentano lo spirito santo, occupano quasi tutto lo spazio con i colori incendiari e palpitanti.

9 commenti:

  1. Solo qualche giorno fa, un amico di vecchia data, in un commento mi ha scritto: Preferisco il tuo pensiero di oggi che contempla il dubbio, piuttosto quello passato pieno di certezze. Mi sono trovato a condividere quanto mi ha detto, e l'ho ringraziato. Ho fatto questa anticipazione perchè sai quanti dubbi io nutra in relazione alla chiesa, ma credimi non avendo nessuna certezza, non escludo che si possa essere felici vivendola come fai tu. Buona domenica. :)

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  2. La fede è un dono, Escopoco. Ed io l'ho cercata a lungo, fino ad un po' di anni fa.
    Ma la storia la conosci.
    Purtroppo i doni te li danno, o non te li danno.
    Buona domenica e un abbraccio.

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  3. Non ho la fortuna di essere serena ed appagata nella fede come invece si sente leggendo le tue parole.. Ma ci provo e non mollo..
    Quello che mi manca quando non sono in Italia è proprio il conforto della messa. Qui a Copenhagen sono protestanti luterani e ache se troverò una chiesa cattolica romana avrò sempre il problema della lingua..
    A parte questo sono felicissima di essere qui.. Oggi mi aspetta la visita alla Carlsberg Glyptotek..
    Grazie e buona domenica a te..
    Julia

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  4. Ho appena letto il commento che hai lasciato da Efesto. :-)
    Se ci ripassi leggilo, magari.
    Notte, Escopoco. :-)

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  5. caro gians, leggendo il tuo commento pensavo che se ci guardiamo intorno, se rileggiamo la storia, quali dottrine, movimenti di pensiero sussistono ancora? persino il comunismo, quello vero, non esiste più. la chiesa, quella che è nata nel cenacolo con la discesa dello spirito santo, pur con tutte le accezioni, è quella che continua a vivere ancora oggi, tramite quelli che aderiscono alla fede. i dubbi, caro mio, appartengono all'uomo, nessuno può dirsi detentore ufficiale di certezze. la certezza che però contrassegna il cristiano è che dalla morte nasce la vita...esiste la vita ed esiste la morte, destino comune a tutti, ma la morte è stata sconfitta una volta per tutte dalla risurezzione di cristo. e se ci credi, questo spirito ti dona la pace. guardiamoci intorno ma soprattutto guardiamoci dentro. perché il più delle volte, ciò che ci fa soffrire è dentro di noi...

    ho finito il sermone, non temere...

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  6. cara bisletta, la fede è un dono, dici bene. ma se ci precludiamo alla possibilità di ricevere questo dono, come potremmo riceverlo? le strade del signore sono infinite...e questo anche in riferimento a quanto dicevi da efesto...
    ti abbraccio.

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  7. cara julia, anche se per te è più difficile perché stai sempre in giro, non mollare...[se vuoi, posso provare a cercare per te qualche riferimento in zona...]

    ps. fai quante più foto è possibile, mi raccomando.

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  8. Non ho una grande fede e tanto meno certezze, ma quando decido di entrare in chiesa, con rispetto e umilta', alzo gli occhi alla croce e per qualche inspiegabile ragione mi sento piu'forte...ciao

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  9. benvenuta fly e grazie per il tuo commento. ti ringrazio davvero sai, perché hai citato due parole, rispetto ed umiltà, che sono due sentimenti che avvicinano l'uomo a dio. chi è pieno di se non può alzare gli occhi alla croce. ecco, la croce, motivo di scandalo per i più, ma per molti motivo di salvezza. grazie. un abbraccio.
    ti meriti un linkaggio!

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