A P R I L E

Pablo Picasso, Crocifissione, 1930 - Muséé Picasso, Parigi

Pablo Picasso (1881-1973) realizza questa tela nel 1930. Un'opera che può essere definita surrealista, siamo ai limiti della rappresentazione figurativa e la scomposizione è totale. Molti elementi sono tuttavia riconoscibili: la scala posta accanto alla croce, la lancia che tocca il costato, i soldati che giocano a dadi. La figura che sembra vivere il terrore in maniera devastante è quella della Madonna, avvinta al Cristo: il volto distorto, urlante con le mascelle spalancate e i denti in vista, immagine che Picasso riprenderà anche successivamente. Altre figure sono invece misteriose e lasciano ampi margini di perplessità circa quanto Picasso volesse esprimere. Una scena forse il cui significato è molto lontano dal significato religioso. Come in Guernica, anche qui viene rappresentato il tema del sacrificio, della crudeltà umana e della sua irrazionalità. Molti critici si sono spinti oltre, vedendo in questa piccola tela la rappresentazione dell'antropofagia. Ciò che colpisce è l'immagine del Cristo. Picasso ha voluto rappresentare il Figlio di Dio come incorruttibile ed eterno scegliendo di colorarlo di bianco, quasi come fosse una statua di marmo che rimarrà sempre presente.

Inno alla Croce Gloriosa

"La Croce Gloriosa del Signore Risorto è l'albero della mia salvezza;

di esso mi nutro, di esso mi diletto, nelle sue radici cresco,

nei suoi rami mi distendo.

La sua rugiada mi rallegra, la sua brezza mi feconda,

alla sua ombra ho posto la mia tenda.

Nella fame alimento, nella sete fontana,

nella nudità mio vestimento.

Angusto sentiero, mia strada stretta, scala di Giacobbe,

letto di amore dove ci ha sposato il Signore.

Nel timore difesa, nell'inciampo sostegno,

nella vittoria corona, nella lotta tu sei il premio.

Albero di vita eterna, pilastro dell'universo,

ossatura della terra, la tua cima tocca il cielo

e nelle tue braccia aperte brilla l'amore di Dio".